Secondo l’organizzazione Anonymous i sistemi della della Polizia di stato italiana sarebbero stati bucati, e prelevati documenti che riguardano manifestanti no-tav e informazioni di carattere tecnico importanti. Fonti ufficiali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza invece smentiscono dichiarando che non è stato bucato alcun server della Polizia, ma che si sono registrati degli accessi non autorizzati ad alcune caselle di posta elettronica.